Venerdì 27 Marzo 2020, scrivo per tranquillizzare chi è lontano

Non senza sorpresa ho ricevuto, da diverse persone, la richiesta di continuare a postare questa specie di diario. Chi è stato in India, e prova affetto per queso Paese, si sente confortato, come credo ci stiamo sentendo tutti quando, in questo periodo, cerchiamo il contatto anche con persone che non sentiamo da tempo. Chi invece non è mai stato qui dice che quello che sto scrivendo aiuta a passare il tempo o tiene compagnia. Qualunque sia la ragione mi rende davvero felice il fatto che ce ne sia una, ne ho più di una anch'io per continuare, quindi continuo...

Le domande che mi sono fatta, dopo il discorso serale del Primo Ministro che annunciava il totale lockdown del Paese, hanno trovato risposta due giorni dopo, la questione principale, quella che mi sta più a cuore, è quella di chi non ha una casa e quella dei lavoratori a giornata. 

Prima dell'arrivo di queste risposte molte persone si erano già attivate con raccolte fondi private, ma, a seguito del totale lockdown, ha avuto inizio anche una specie di esodo di coloro che hanno famiglia in villaggi a 80/200 km da Delhi, perlopiù uomini, ma anche famiglie intere con bambini piccoli. Queste persone che rischiavano di trovarsi in mezzo alla strada, ancora più vulnerabili di quanto già non fossero, senza più modo di lavorare, hanno deciso di lasciare la città, ma da qui non partono più i treni, non partono più i bus a lunga percorrenza, teoricamente non partono neanche i pedoni, ma sembra che vengano lasciati passare. La mia domanda ora è: d'accordo, è facile lasciarli andare, un problema in meno forse (?), ma allora lo scopo del lockdown qual'è? Se anche solo uno di loro è portatore allora un villaggio che poteva essere al sicuro si troverà attaccato e molto, ma molto probabilmente, senza risorse mediche adeguate. Credo che sarà difficilissimo contenere questa pandemia, credo che sarebbe stato meglio evitare questa “fuga”, credo che prima di chiudere ci si sarebbe dovuti organizzare...

E queste sono le risposte alle domande che tutti ci siamo posti:

Il governo stanzia l'equivalente di circa 21 miliardi e 500 milioni di € per i poveri (spero di aver calcolato bene)

Il governo intende distribuire gratuitamente 5 kg di farina o riso pro-capite al mese e 1 kg di legumi a famiglia a basso reddito (non specificato), supportando così circa 800 milioni di indigenti per i prossimi 3 mesi

Il governo intende distribuire gratuitamente bombole di gas da cucina a 83 milioni di famiglie

Il governo intende distribuire, in contanti, l'equivalente di circa 12 € a 30 milioni di senior citizens (over 60) e la metà a circa 200 milioni di vedove e disabili, in povertà, per i prossimi 3 mesi

Il governo intende assicurare con copertura equivalente a circa € 63.000 (a persona), per eventuali spese mediche, circa 2 milioni di medici e paramedici in prima linea 

Il governo ha chiesto ai singoli Stati di  utilizzare il fondo sociale del dipartimento edilizia per supportare i lavoratori e una compensazione equivalente a circa € 24 verrà distribuita a 87 milioni di contadini in Aprile

Quello che ancora non è stato specificato è da dove i fondi verranno e quando e come verrano distribuiti. 

Per noi privilegiati invece la situazione si sta meglio delineando. Non possiamo ordinare online perché ci sono stati diversi episodi di aggressione da parte della polizia nei confronti dei runners. Di conseguenza nessuno si fida più ad offrire servizio di consegna a domicilio, inclusi i colossi che vendono solo attraverso questo tipo di distribuzione. Sono stati, nei primi due giorni, distrutti molti prodotti, soprattutto nella categoria dei freschi. Non c'è finora nessun decreto che vieti la consegna a domicilio di generi alimentari (esclusi ovviamente i servizi take away e ristoranti che sono comunque chiusi), ma alcuni poliziotti hanno forse preso un po' troppo alla lettera il lockdown e deciso di prendersi delle libertà.

Nella mia enclave hanno ripreso ad entrare i fruttivendoli con il loro carretto, hanno ripreso a consegnare latte, giornali, continuano a raccogliere la spazzatura anche se adesso non suonano più i campanelli delle case, ma un campanellino che hanno attaccato al carretto.

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